La “carta etica del packaging” è un documento che raccoglie i principi condivisi per progettare produrre, utilizzare gli imballaggi in modo consapevole e vede coinvolti progettisti, produttori, trasformatori e tutti coloro che hanno scelto di aderire a questo progetto.
Mette in relazione il piano dei diritti, il piano dei principi, il piano dei valori per sancire un contratto ideale tra gli attori del sistema, affinché si impegnino a condividere principi verso cui tendere, senza sovrapporsi alle normative, e rendendo pubblica questa scelta.
Noi come azienda produttrice di packaging, abbiamo il dovere morale ed etico di aiutare a divulgare questa “cultura di sistema” che aiuti a produrre, utilizzare e consumare i packaging andando oltre alle normative e agli obbligi, con un occhio di riguardo per i diritti e le aspettative verso questo oggetto essenziale e spesso contradditorio qual’è il packaging.
Per saperne di più e aderire alla carta etica del packaging cliccate qui
Qui di seguito il riassunto dei 10 principi di un packaging etico.
[01.
responsabile
È il packaging quando diventa responsabilità di tutti verso tutti: nella progettazione, nella produzione e nell’utilizzo.
Responsabili sono gli imballaggi portatori di qualità, che coniugano tutela dell’ambiente e rispetto delle esigenze di tutti gli utenti.
[02.
equilibrato
È il packaging quando si propone con una giusta misura: quanto basta e quanto serve.
Equilibrato è il packaging quando è pensato e progettato con una giusta relazione con il contenuto ed è il risultato di ciò che è necessario per una sua corretta diffusione.
[03.
sicuro
È l’imballaggio sano e sicuro che protegge, in tutto il suo ciclo di vita, gli indi-vidui e le comunità.
Sicuro è l’imballaggio che dà conto della propria tracciabilità, dei processi della sua filiera di produzione; è sicuro per ciò che riguarda la protezione del contenuto e la sua igienicità, sicuro durante il trasporto, così come durante l’uso. E questo per l’intero arco di vita dell’imballaggio.
[04.
accessibile
È l’imballaggio capace di proporsi in modo “facile” a chi lo utilizza.
Accessibile è il packaging quando sa offrirsi all’utilizzo in modo semplice e intuitivo, e così tiene conto del diritto di ogni consumatore di poter avvicinare, comprendere e usare un prodotto.
[05.
trasparente
È il packaging che costruisce un rapporto immediato con il destinatario.
Trasparente è il packaging quando è sincero, cioè quando dice il vero nel pieno rispetto delle norme,
e lo fa in modo schietto.
[06.
informativo
È il packaging che garantisce la miglior informazione, quella utile e necessaria.
Informativo è l’imballaggio che, nel rispetto della normativa, riporta tutte le informazioni utili alla conoscenza del contenuto e del suo imballaggio, al loro utilizzo e allo smaltimento.
[07.
contemporaneo
È il packaging che sa essere in costante relazione con la società della quale rappresenta i valori.
Gli imballaggi riflettono la cultura della società e contribuiscono a loro volta a crearla. Lo fanno attraverso i messaggi, che passano dalle loro forme, dalle loro grafiche, dai loro simboli: così trasferiscono modelli, partecipando all’evoluzione della contemporaneità.
[08.
lungimirante
È il packaging che si pone in una corretta relazione con il proprio futuro.
Il packaging è capace di agire oggi in funzione di possibili ricadute future. Le scelte che determinano l’imballaggio di oggi non possono essere fatte a partire da un vantaggio immediato, ma devono tener conto delle conseguenze che ne derivano.
[09.
educativo
È il packaging che, in quanto oggetto diffuso, sa farsi carico della propria funzione educativa.
Il packaging è uno strumento inserito nella quotidianità di noi tutti, in un dialogo costante con il proprio destinatario. Ha dunque una grande potenzialità educativa: la sua diffusione ne fa uno strumento molto potente anche su questo piano.
[10.
sostenibile
È il packaging rispettoso dell’ambiente.
L’imballaggio è sostenibile se progettato in modo olistico, pienamente equilibrato con il prodotto e con i suoi modi d’uso, così da ottimizzare le prestazioni ambientali complessive.
Il progetto per una Carta Etica del packaging nasce da un’ipotesi emersa da molteplici sollecitazioni; si è concretizzato nell’incontro tra mondo della ricerca universitaria, dell’editoria di settore, delle associazioni rappresentative delle imprese; si è tradotto in un documento aperto che sollecita l’impegno di tutti i soggetti coinvolti nella progettazione, nella produzione, nell’utilizzo degli imballaggi.
-
La Carta Etica del Packaging è redatta da: Giovanni Baule e Valeria Bucchetti
-
È un progetto a cura di: Giovanni Baule, Valeria Bucchetti (Politecnico di Milano) Luciana Guidotti, Stefano Lavorini, (Edizioni Dativo)
-
Promosso da: Edizioni Dativo
-
In collaborazione con: Dipartimento di Design del Politecnico di Milano
-
Con il patrocinio di: Istituto Italiano Imballaggio
-
Media partner: ItaliaImballaggio, Impackt
-
Main sponsor: Ipack.ima, Sit Group, Sun Chemical, Boxmarche